Chiese Rupestri in Italia
l fenomeno della civiltà rupestre ha interessato l'intera Italia Meridionale, continentale e insulare dal VI al XIII secolo d.C., con due distinti periodi di maggiore sviluppo: il primo inquadrabile nella prima metà del X secolo (seconda colonizzazione bizantina) e il secondo tra la fine dell'XI secolo e il XIII secolo (periodo Normanno).
L'ambiente più importante di tutto l'insediamento rupestre è la chiesa che va dalla pianta più semplice di forma quadrata con l'aggiunta di vani come absidi e nicchie, sino a planimetrie molto più complesse. Al loro interno è custodito un reale patrimonio pittorico. Numerosissimi sono gli affreschi che riproducono immagini di santi, la cui agiografia dimostra una fusione di temi da aree culturali differenti, che spaziano dall'oriente all'occidente [229]. Un altro concetto da sottolineare é saper distinguere il termine rupestre dal termine “pogeo, spesso usati impropriamente: con il termine “rupestre” si indica lo scavo realizzato utilizzando una parete in rupe offerta dalla particolare natura del suolo come lame e gravine mentre per “ipogeo” si intende lo scavo verticale verso il basso, effettuato dall’uomo, al fine di ricavare un vano o più vani comunicanti, raccordati con il livello di campagna da una rampa. Quest’ultima soluzione veniva adoperata nelle zone pianeggianti, quando cioè la morfologia del territorio non offriva naturalmente fianchi di roccia da scavare.